giovedì 31 marzo 2011

FIORI DA APPENDERE



Basta proprio poco per mettere un segno primaverile nelle nostre case o su i nostri terrazzi. E' sufficiente un cestino colmo di piantine verdi o di fiori
colorati, con la caratteristica di essere ricadenti, che immediatamente la ringhiera del balcone, un angolo del portico, il cancello di ingresso o anche il ramo di un albero diventano più allegri ed attraenti.



Si possono trovare, nei garden center e nei negozi di giardinaggio, svariati contenitori che si adattano a essere sospesi e riempiti con diverse piantine, opportunatamente forati almeno in tre punti del bordo superiore per poter essere agganciati ad una catenella o a una corda.


Possono essere vasi in cotto (in genere di dimensioni ridotte a causa del peso), o in plastica, questi già adattati a questo utilizzo e provvisti di sottovaso, ma da ben mimetizzare con l'aiuto di una pianta dai rami lunghi e ben ricadenti.


Ma la tipologia che consiglio maggiormente è quella dei cestini metallici, leggeri e resistenti, in genere in ferro plastificato, che si appendono tramite catenelle. Il loro grande pregio è quello di poterli ricoprire con il muschio che ha la funzione di trattenere la terra con le piante e nello stesso tempo di rendere invisibile la struttura in metallo.



Nella scelta delle piante da utilizzare per i contenitori appesi, bisogna dar importanza soprattutto al portamento, che ovviamente deve essere ricadente per ottenere l'effetto migliore, al colore delle foglie e dei fiori, al periodo della fioritura e alla luminosità di cui potranno disporre le piante nel luogo in cui le appenderete.


Vi suggerisco alcune combinazioni che mi sembrano di particolare effetto.
Per esposizioni soleggiate provate a mettere:

Helichrysum + Pelargonium peltatum bianchi o rosa (gerani ricadenti)

Salvia officinalis (tricolor) + Verbena o Alyssum

Cineraria maritima + Dianthus rosa (garofanini)

Pelargonium peltatum + Lobelia pendula
e ancora, Petunia surfina e Bidens.





Per zone più ombreggiate:

Viola pensè + Bellis perennis + Hedera helix

Tradescantia + Oxalis + Lysimachia

Asparagus pulmosus + Impatiens (fiore di vetro)

Zebrina pendula + Lobelia blu




Anche le tipiche piante d'appartamento possono trasformarsi in magnifiche sospensioni all'aperto come le Felci, Chlorophytum comosum variegatum e Asparagus densiflora 'Sprengeri'.



Anche le erbe aromatiche cresceranno bene nei vasi da appendere, specialmente quelle che sono di casa nel mediterrano: timo, salvia, rosmarino, lavanda ... forse potremmo appendere una vaso del genere accanto alla finestra della cucina?


I vasi da appendere possono contenere anche altri generi di piante utili, ad esempio delle fragole. Così i dolci frutti ci matureranno direttamente sotto il naso. Varrebbe la pena provare anche con la verdura, ad esempio con i pomodori ciliegini.

E poi, spazio al vostro pollice verde e alla vostra fantasia perchè qualsiasi contenitore si può trasformare in un portafiori sospeso!!












                                                             !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 24 marzo 2011

WEEK-END CON L'ACQUARELLO


Se anche voi, come, avete la passione dell'acquarello, cosa c'è di meglio se non trascorrere un week-end primaverile all'aria aperta, a contatto con la natura ed in compagnia di vere esperte di pittura che ci insegneranno tutti i 'trucchi' del mestiere?
Vi segnalo questi corsi di pittura ad acquarello tenuti da mie due amiche, entrambe bravissime : Silvia Molinari (della quale vi ho già parlato in un post precedente) che organizza corsi in località molto suggestive per insegnarci la tecnica dell'acquarello in stile giapponese, mentre Silvana Rava, illustratrice botanica delle più affermate in Italia, ci illustrerà tutti i passi necessari per realizzare un dipinto botanico.




Il primo appuntamento con Silvia Molinari è dal 1°al 3 aprile presso "La Cassera" piccola dimora di campagna, in località Castelletto d'Erro, in provincia di Alessandria. Nella locandina che vi pubblico, sono già inseriti
anche gli altri appuntamenti del 2011.





                                                  
ACQUERELLO DI STAGIONE 2011
          
  • 1-3 aprile  
                                                                                                           

                                                       • 27-29 maggio        


                                                       • 1-3 luglio


                                                       • 21-23 ottobre 


  
I nostri appuntamenti di stagione in stagione con la pittura,                           
                   
la natura e i suoi mutamenti proseguono anche quest'anno,


con qualche novità.


L'incontro del 27-29 maggio sarà dedicato al paesaggio: il


sabato, durante una passeggiata tra le colline, sceglieremo la


nostra veduta e impareremo a "guardarla" e a dipingerla. Uno


spuntino stuzzicante da consumare all'aperto ci raggiungerà


all'ora di pranzo, e saremo di ritorno alla Cassera alla fine del


pomeriggio.


Dal 1 al 3 luglio ci sarà l'appuntamento col disegno dal vero,


tra grafite, sanguigna e carboncini.





Nelle colline dell'Alto Monferrato, in una piccola valle boscosa, la Cassera è un complesso di case in pietra collegate tra loro da pochi metri di sentiero: la casa, con cinque delle dieci camere; il rustico dove si trovano la stanza di soggiorno-pranzo e la cucina; la "casetta", affacciata sul maneggio, con le altre cinque camere.





Nella casa gli ospiti possono trovare angoli di tranquillità con comode poltrone, libri e giornali, ideali nelle giornate più fredde. La stanza di soggiorno con i suoi divani e le grandi finestre invita a incontrarsi, a chiacchierare, ad ascoltare della musica.
L'aria di collina - siamo a 500 metri di altezza e a pochi chilometri dal mare - rende piacevole, anche nelle giornate più calde, stare all'aperto sul prato, che circonda la casa oppure passeggiare e inoltrarsi nel bosco. Scuderia e maneggio sono a due passi.













Silvana Rava, invece, ha in calendario un'appuntamento per il week-end del
26-27 marzo ( dalle 10.00 alle 16.00 ) presso la Casa Brenna Tosatto a Lenno, splendida località sul lago di Como dove la pittrice risiede.


Argomenti del corso saranno: copia dal vero di un soggetto vegetale a grandezza naturale partendo da semplici nozioni sul disegno botanico; descrizione delle diverse tecniche dell'acquarello botanico e luci ed ombre per dare tridimensionalità al soggetto.





Per chi volesse approfondire lo studio del disegno delle nervature e delle pieghe delle foglie, della composizione e le teoria delle luci e delle ombre, è previsto un corso avanzato nei giorni 16 e 17 aprile.




Un altro appuntamento è per le giornate del 5 e 6 aprile, presso L'Orto Botanico dell'Università di Pisa, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale e del Territorio e il Museo Botanico, dove Silvana terrà un laboratorio di illustrazione botanica dal titolo "I colori della Primavera".
 
 
per info e iscrizioni:
 
http://www.silviamolinari.it/
http://www.lacassera.it/
silvanarava@tiscali.it
http://www.comunedilenno.it/
silviab@museo.unipi.it

lunedì 21 marzo 2011

OMAGGIO AL GIAPPONE


  
Oggi, primo giorno di Primavera, è quasi d'obbligo parlare di un albero che perfettamente simboleggia l'arrivo di questa magica stagione: il Prunus.

Dire semplicemente prunus è molto riduttivo perchè questo nome comprende decine di specie di alberi e arbusti, a foglia caduca o sempreverdi, diffusi in tutto il globo, appartenenti alla famiglia delle Rosaceae; la gran parte dei prunus sono originari dell'emisfero settentrionale, soprattutto dell'Asia. Molte specie vengono coltivate per i frutti dolci e succosi, quali Ciliegie (P. avium), Pesche (P. persica), Albicocche (P. armeniaca), Prugne (P. domestica) e Mandorle (P. amygdalus); esistono però numerosi prunus molto apprezzati per la spettacolare fioritura, che li ricopre completamente di piccoli fiori, di colore bianco o rosa. Esistono anche numerosissime cultivar, selezionate per il particolare colore dei fiori o per la fioritura prolungata o incredibilmente abbondante.



Tra le specie ornamentali non possiamo certo trascurare i "ciliegi giapponesi": volendo citare tutte le specie, ibridi e varietà ne risulterebbe un lungo elenco. Sono alberi di medie o piccole dimensioni; con chioma dalla forma globosa, fastigata o pendula; fiori semplici o doppi e colori dal bianco al rosa. Possono quindi inserirsi in ogni giardino anche di medie o piccole dimensioni, meglio se in posizioni isolate per aumentare l’effetto della fioritura, eventualmente contornati da cespugli.

Il mio 'omaggio al Giappone' è proprio nel raccontarvi di come l'albero di cilegio (Sakura) sia il simbolo di questo paese così duramente colpito dagli eventi catastrofici di questi giorni.






Pensate che, su una montagna abbastanza vicina a Tokyo, sono stati piantati oltre centomila ciliegi selvatici (Prunus serrulata), che quando fioriscono creano uno spettacolo che ha dell’irreale: lo sguardo si perde fra queste nuvole di fiori dai colori che vanno dal bianco, al rosa delicato e ad un rosa intenso, e l’animo si acquieta, tutto è calmo, la vita è come sospesa, non si sentono rumori, i passi sono attutiti dal tappeto di fiori su cui si cammina.



          Cadono i fiori di ciliegio sugli specchi d'acqua della risaia:
          stelle, in una notte senza luna.

Yosa Buson (1715-1783) poeta e pittore


Il Sakura rappresenta l'anima del Giappone: la delicatezza, il colore pallido, la brevità della sua esistenza sono per i giapponesi il simbolo della fragilità, ma anche della bellezza dell'esistenza.

Questa pianta è così importante per la cultura giapponese che ogni anno nei primi giorni di aprile, si celebra l'Hanami (letteralmente "vista dei fiori"), cioè la Festa dei ciliegi: i giapponesi si riversano nei parchi per ammirare la fioritura dei ciliegi che in quei giorni è al massimo splendore.
Sotto gli alberi in fiore, riuniti con gli amici o la famiglia, i giapponesi cantano, ballano, mangiano ma soprattutto osservano.
La festa dura uno o due giorni, cioè la durata del culmine dello spettacolo, perchè basta una giornata ventosa o un temporale a cancellare in un attimo l'incanto.

Vi lascio a queste immagini: osservatele in silenzio e dedicatele alle migliaia di giapponesi che non potranno mai più godere dello spettacolo dei loro Sakura durante la celebrazione dell'Hanami .