giovedì 27 gennaio 2011

LA PIANTA DI GENNAIO



"I lunghi rami carichi di bizzarri fiori castano-gialli, con il loro intenso profumo dolce anche nel freddo dell'aria aperta, possono essere tagliati durante tutto gennaio e fabbraio; durano in acqua due o tre settimane soprattutto se frantumate loro i gambi con un martello".

Così scriveva Vita Sackville West nel suo libro 'Del giardino', e così suggeriva
Gertrude Jekyll nel suo 'Bosco e giardino':

"...le piccole campanelle gialline semitrasparenti...non hanno stelo, ma se messe a galleggiare in un piatto poco profondo pieno d'acqua durano parecchi giorni e riempiono la stanza di un'intensa fragranza".

Entrambe le  famose giardiniere del secolo scorso si riferivano al Calicanto d'inverno, Chimonanthus Praecox, una delle piante più particolari del periodo invernale.
Il nome deriva dal greco: cheimon, inverno e anthos, fiore, ovvero 'fiore d'inverno'.



Qui nelle mie zone, nei giardini delle vecchie ville sul lago, ne esistono di notevoli, alti fino a 5-6 metri e, come era consuetudine, collocati vicino al cancello, lungo il viale d'accesso o a lato del portone per accogliere gli ospiti con il loro seducente profumo.

Per un lungo periodo a partire dagli anni settanta, questi arbusti sono stati dimenticati da diversi paesaggisti che li trovavano troppo 'disordinati' e non in linea con le esigenze di quel momento che prevedevano invece ampi volumi di vegetazione molto e formale intervallati da scenografiche macchie di colore.
Oggi, invece, il calicanto sta tornando nei nostri giardini, per soddisfare tutti coloro che richiedono fioriture continue anche nei mesi più freddi.
Anche se, non proprio affascinante d'estate per via del fogliame un pò opaco e poco interessante, diventa l'attrattiva del giardino di gennaio per quel tocco di luce gialla, spesso sotto la neve, e l'aroma intenso dei piccoli fiori.
Emana uno di quei profumi che rimangono a lungo impressi nella memoria e riemergono improvvisi risvegliando il ricordo di qualche piacevole sensazione.


I più facili da trovare nei vecchi giardini sono anche Chimonanthus praecox "Grandiflorus" con fiori più grandi, meno profumati, con sepali e petali esterni giallo pallido e petali interni striati di marrone e Chimonanthus praecox "Luteus", che produce fiori interamente gialli.
Chimonanthus nitens è invece un'inerassante specie sempreverde con fioriture bianche sulla pianta già da novembre.



Qualsiasi sia la specie o varietà di calicanto che più vi piace, nel vostro giardino provate ad accostarlo ad arbusti sempreverdi (che abbiano le stesse esigenze, ovvero, sole pieno al nord e mezz'ombra al sud, in terreno ben drenato) che possono mettere in risalto la sua fioritura.



Si può avere una bella pianta di calicanto anche sul terrazzo, magari allevata a spalliera contro un muro rivolto a sud: abbinatela a qualche rampicante come Bignonia capreolata e Lonicera x heckrottii, interessante la prima per la bella fioritura arancio intenso e per il piacevole profumo la seconda.

A me piace molto cercare di inserire nel mio giardino piante che sembrano un pò 'fuori moda', meno viste nei giardini di oggi, ma che mi riportano a gradevoli ricordi d'infanzia. E' un modo per personalizzare il nostro giardino...

mercoledì 19 gennaio 2011

GIARDINAGGIO IN GENNAIO



Anche se da qualche giorno qui al nord la temperatura è leggermente in aumento, non illudiamoci di essere fuori dall'inverno!
Gennaio è spesso il mese più freddo e la temperatura scende facilmente sotto lo zero.
La nebbia, l'umidità, il gelo e la neve sono ancora in agguato!!


Di certo non è un mese molto impegnativo per quanto riguarda il lavoro di giardinaggio, però, se non ci si fa prendere dalla pigrizia, in giornate come queste dove per qualche oretta riusciamo anche a vedere qualche pallido raggio di sole, usciamo all'aperto e mettiamo a fuoco i lavori più urgenti da effettuare:

 


 Asportare i rifiuti vegetali che si sono depositati sul prato, lungo i bordi del giardino e delle aiuole.

Raccogliere le foglie bagnate che soffocano la crescita delle piante, operazione indispensabile soprattutto per evitare l’insorgenza di parassiti e malattie favorite dal marciume.

Controllare che le protezioni che sono state messe a piante ed arbusti più delicati non siano state danneggiate da vento e neve.

Se, nonostante le vostre accortezze, il gelo ha procurato danni a qualcuna delle vostre piante, prima di darle per spacciate, provate a tagliare le parti sofferenti, ricoprite la base con una buona pacciamature, dategli acqua in momenti in cui la temperatura è sopra lo zero e aspettate... All'arrivo della primavera la potreste veder germogliare.  Se la pianta è in vaso, dopo averla ripulita dalle parti rovinate dal gelo, la potete sistemare in un luogo riparato (se non è troppo ingombrante anche in casa) vicino ad una fonte luminosa, annaffiandola e concimandola.

Se avete ricevuto durante le feste natalizie piante di ciclamini, ricordatevi che se la temperatura scende sotto lo zero è consigliabile tenerli in un posto un pò al riparo dal gelo, vanno bene anche i davanzali se rimangono coperti dal tetto, altrimenti posizionati all'interno delle finestre saranno comunque decorativi. Non baganateli mai troppo e, soprattutto non bagnate mai le foglie; l'acqua deve arrivar loro dal basso .
Quando un fiore appassisce toglietelo con tutto lo stelo, in questo modo si formeranno altri boccioli.





Dedicate qualche istante all'osservazione del vostro giardino: l'inverno lo spoglia mettendo in evidenza la sua struttura. Proprio questo è il momento di scattare qualche foto che si rivelerà utile nel caso vorreste apportare qualche modifica: una pianta da spostare, un'aiuola da allargare, una bordura da arricchire o da eliminare.


E' anche molto utile appuntare su un quadernetto le idee che vorreste mettere in pratica, magari con qualche semplice disegno e, se non si è certi di riuscire a realizzare il tutto in completa autonomia, basta chiedere al  giardiniere di fiducia o ad un'amica con un indiscutibile 'pollice verde'!!


Ed infine, ricordatevi che non basta consultare libri, riviste seguire alla lettera le regole dei manuali di giardinaggio, il giardinaggio è qualcosa che si impara
facendo e sbagliando; come la cucina il giardinaggio è un processo continuo di sperimentazione, con successi ed insuccessi!

...e allora..mani nella terra e buon lavoro!!!





 


martedì 11 gennaio 2011

1° LAVORO DI GIARDINAGGIO DEL 2011


Archiviate anche per quest'anno le feste natalizie e con loro le tavole imbandite, le illuminazioni e i vari addobbi dentro e fuori casa, possiamo ora dedicarci un pò al nostro giardino con il primo lavoro dell'anno che consiste nel dare una 'dimora' al nostro albero di Natale (ovviamente per chi ha decorato un albero 'vero' con tanto di radici e terra).

Se, come me, avevate sistemato l'abero all'esterno dell'abitazione, in giardino o sul terrazzo, allora potete già trasportarlo in un angolo ombreggiato del vostro giardino, interrandolo con il suo vaso in una buca abbastanza grande per poter aggiungere anche un pò di terriccio fresco. In questo modo lo potrete riutilizzare ancora per un anno o più, a patto che gli assicuriate acqua a sufficienza, soprattutto durante il periodo estivo.
Anch'io lo scorso anno, dopo Natale, l'ho  portato ai margini di una zona boschiva nel mio giardino lasciandolo nel vaso, e  quest'anno  l'ho riportato sul terrazzo e decorato di nuovo. E' cresciuto parecchio ed è bellissimo!

Ma se vi piace l'idea, e avete anche spazio, di piantare ogni anno l'albero di Natale, scavate una buca un bel pò più grande del vaso e fatevi affondare per bene le radici avendo cura di mantenerle sempre umide.
Trovategli un posto giusto però, perchè gli abeti crescono parecchio fino ad arrivare (nel corso degli anni) anche a 30 mt. di altezza!

Per chi, invece, ha tenuto l'albero in casa, prima di piantarlo dovrà portarlo all'esterno per un periodo di circa un mese di acclimatamento, in un luogo riparato dalle gelate.

Numerosi sono anche gli alberi veri che, per questioni di spazio o mancanza di giardino, rischiano di finire a pezzetti in un camino o in un sacco della spazzatura!
Fortunatamente ci sono diversi comuni italiani che organizzano per il periodo post-Natale, una raccolta degli alberelli. 


Ogni cittadino può consegnare l'abete nell'area indicata dal comune e dove i giardinieri comunali provvederanno a controllarli verificandone le condizioni.
Tutti gli abeti consegnati in buono stato, con un apparato radicale in ottime condizioni, saranno «messi a dimora» in un’area del territorio comunale contribuendo così a creare ulteriori aree verdi; tutti i rimanenti alberi non saranno sprecati nè gettati ma saranno destinati al compostaggio. In questo modo rinasceranno a nuova vita e potranno essere riutilizzati come fertilizzanti o, una volta triturati e convertiti in una sorta di residuo vegetale, utilizzati negli spazi urbani in quanto il composto trattiene l’umidità ed evita la crescita delle erbacce.

Se qualcuno di voi ha acquistato l'abete da IKEA, lo può riconsegnare in negozio tra il 5 e il 12 gennaio 2011.



Per ciascun albero restituito, IKEA donerà 3 euro al WWF per ricreare, nel cuore dell’Appennino centrale tra Lazio e Abruzzo, delle aree naturali con arbusti dai frutti appetitosi che permetteranno all’orso bruno marsicano e ad altri animali selvatici di trovare più facilmente cibo, ora sempre meno disponibile, soprattutto nei periodi autunnali.


Come riconsegnarlo?


- Ricorda di riportare lo scontrino di acquisto;


- Raggiungi il parcheggio del negozio IKEA al settore "I": troverai un'area dedicata alla raccolta degli abeti;


- Lascia lì il tuo abete, senza addobbi e alcun tipo di imballaggio: è importante per destinarlo correttamente al compostaggio. Se hai bisogno, trovi tutto il necessario per togliere confezioni e addobbi da gettare separatamente.


- Recati in negozio per ritirare il tuo buono acquisto da € 12,99. Potrai scegliere di donare al progetto WWF ulteriori 3 euro, che saranno scalati dal valore del buono (€9,99 invece che €12,99).


Potrai utilizzare il tuo buono acquisto dal 19 gennaio al 28 febbraio 2011.


per saperne di più: http://www.ikea.it/