sabato 25 settembre 2010

CORSO D'ACQUARELLO "en plein air"





Acquerelli nel Parco, acquerello nelle stagioni 2010



2 e 3 ottobre 2010


Ultimo degli appuntamenti per il 2010 all'interno del meraviglioso Parco del Castello di Grazzano Visconti, nella campagna piacentina. Alla ricerca dei colori d'autunno!


info e prenotazioni: info@silviamolinari.it - tel. 328.9440558; www.castellodigrazzanovisconti.it; c.savi@castellodigrazzanovisconti.it - tel. 335.7502998







Seduti su una panchina o accovacciati sull'erba dei grandi prati, dipingere ad acquerello nel Parco del Castello di Grazzano Visconti è non solo un piacevolissimo modo di passare il tempo ma anche un'esperienza unica ed emozionante.





L'acquarello ha per natura, nella semplicità dei suoi elementi (acqua, pigmenti, carta) e nella poesia delle trasparenze, le caratteristiche per cogliere l'eccezionalità del luogo.






Le lezioni si svolgeranno all'aperto con la possibilità di sperimentare carte, pennelli e tecniche diverse.

Per tutte le informazioni visitate il sito http://www.silviamolinari.it/ , acquarellista ed insegnante del corso

sabato 18 settembre 2010

ANTICIPO D'AUTUNNO





 Con bacche, ricci ancora acerbi e foglie varie raccolti nel mio giardino e nel bosco e con qualche altro 'ingrediente' acquistato dal fruttivendolo, ho portato in casa un pò di atmosfera autunnale.......

Provateci anche voi!!








sabato 4 settembre 2010

CATTEDRALE VEGETALE




PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE


GIULIANO MAURI- CATTEDRALE VEGETALE DEL MONTE ARERA




Sabato 4 settembre 2010 a Oltre il Colle, in provincia di Bergamo, si

inaugura la Cattedrale Vegetale, opera d'arte ambientale dell'artista


Giuliano Mauri, a cura di Paola Tognon.


La realizzazione di quest’opera è un’iniziativa voluta dal Parco delle


Orobie Bergamasche, organizzata insieme ai Comuni di Oltre il Colle,


Roncobello e Ardesio e con la partecipazione del Centro di Etica

  
Ambientale di Bergamo.



Architettura naturale a cielo aperto, interamente


costruita con materiale vegetale, la Cattedrale vuole, nell'Anno


Internazionale della Biodiversità, valorizzare le eccezionali

caratteristiche ambientali del territorio del Monte Arera attraverso un


segno d’arte contemporanea, inserito in un percorso naturalistico.






Una cattedrale a 5 navate e 42 colonne costruita con:

 1.800 pali di abete, 600 rami di castagno, 6 mila metri di rami di nocciolo

e 42 piante di faggio uniti da legno flessibile, picchetti, chiodi e corde secondo

l'antica arte dell'intreccio, è sorta ai piedi del Monte Arera a Oltre Il Colle,(BG)

a 1.345 metridi altitudine.





La cattedrale vegetale è un’opera “abitabile” progettata da Giuliano Mauri,

artista scomparso nella primavera del 2009, riconosciuto a livello

internazionale per l'originalità della riflessione artistica e l'unicità delle sue

opere.

Al figlio Roberto e a una squadra di abili carpentieri si deve il complesso

lavoro di cantiere per l'innalzamento della cattedrale sulla base del progetto,


dei disegni e delle indicazioni elaborate da Giuliano Mauri tra il 2008 e 2009.

La Cattedrale Vegetale, all’avvio della salita per il Pizzo Arera, sorge


inaspettata al centro di una radura silenziosa circondata da una cortina

naturale di alberi dalla quale è possibile godere della vista delle cime del

Pizzo Arera, dell'Alben e del Grem e delle ampie vallate circostanti.

L'architettura vegetale è alta da 5 a 21 metri, lunga 28,5 e larga 24 metri e




copre 650 metri quadrati di superficie.


La sua ideazione prevede negli anni la crescita di faggi all'interno delle 42


colonne costruite interamente da materiale vegetale. La crescita degli alberi

segnerà in circa venti anni la contemporanea trasformazione e perdita della

struttura lignea originaria lasciando così che la natura prenda il sopravvento

sul gesto artistico di cui resterà solo memoria formale.

                   



Un'altra stupenda opera di Giuliano Mauri si può ammirare in Val di Sella, dove giovani carpinus disposti come colonne di una cattedrale formano un rettangolo di 82 mt. di base per 15 mt. di larghezza.



Tagli e potature hanno permesso di forgiare le piante in modo tale da arrivare ad ottenere una vera e propria cattedrale vegetale.






Anche in questo caso, una volta scomparse le strutture che hanno permesso e accompagnato la crescita delle piante, rimane indelebile la traccia del dialogo tra l'uomo e la natura.