lunedì 5 luglio 2010

ROMANTICHE ORTENSIE




Se dentro di voi, parlando di giardino, c'è un desiderio di un angolo verde protetto, silenzioso, riposante, quello che dovete concedervi è un piccolo giardino di Ortensie.

E' un fiore che da sempre mi affascina così tanto che, pensate, quando ero in attesa della mia prima bambina, avevo espresso il desiderio di chiamarla Ortensia, anche influenzata da una bellissima ragazza che conobbi  da bambina, che portava quel nome. Inutile dirvi che la mia scelta fu bocciata in toto da marito, mamma, amiche e, naturalmente, dalla suocera!

Le specie di ortensie coltivabili sono molte, (più di 80 circa, con innumerevoli varietà) tutte appartenenti alla grande famiglia chiamata Hydrangea.




Hydrangea in greco significa 'recipiente d'acqua', nome adatto ad una pianta quanto mai esigente in fatto di acqua: un esemplare adulto ne assorbe fino a 50 lt. al giorno.
Basta anche solo un giorno assolato senza annaffiature per vedere la pianta di ortensia piegarsi e deperire, pronta però a riprendere immediatamente vigore e consistenza soltanto un'ora dopo un'abbondante somministrazione d'acqua.
Per tale motivo le ortensie vengono considerate solitamente piante da ombra, dove umidità e frescura sono meglio garantite.
Questa è la condizione essenziale nelle regioni centro-meridionali, mentre nelle regioni settentrionali, soprattutto vicino ai laghi dove maggiore è l'umidità nell'aria, le ortensie possono anche stare in posizione più soleggiata (in particolare le varietà serrata, quercifolia e paniculata) diventando enormi cespugli.
L'unico inconveniente di un'esposizione assolata è la minor durata della fioritura.
L'ortensia più comune, quella che tutti conoscono a forma di palla, viene correttamente chiamata Hydrangea hortensis o macrophylla e ne esistono più di quattrocento varietà orticole.






Una invece molto diversa per forma dalla 'tradizionale' (ed è anche la mia preferita) che dovete assolutamente coltivare nel vostro giardino, è  Hydrangea paniculata, originaria della Cina e del Giappone.
Le infiorescenze come pannocchie dalla forma piramidale e profumate, sono portate da lunghi steli che si incurvano leggermente e oscillano ad ogni leggero soffio di vento. La varietà più bella è la "Grandiflora".



Un'altra specie orientale, è Hydrangea serrata, piccola ma molto adatta ad essere infilata tra le altre a coprire piccoli spazi.



Molto interessante è anche la specie Hydrangea quercifolia, originaria degli Stati Uniti, che possiede delle infiorescenze a forma conica, anch'esse profumate, il cui bianco muta invecchiando in un piacevole rosa, e con belle foglie lobate (simili a quelle della quercia)  che in autunno si incendiano di tonalità che vanno dal cremisi al bronzo, rendendo così questa specie molto
decorativa.

Forse in pochi sanno che esiste anche una specie di ortensia rampicante: è l'Hydrangea petiolaris, altra pianta che non dovrebbe mancare in un giardino di ortensie arrampicata su un muro, su un tronco o su un sostegno.
Le infiorescenze sono bianco crema e daranno luce ad angoli ombreggiati.






Anche l'Hydrangea sargentiana, di facile coltura, ha fiori molto interessanti, in corimbi piatti con una corona di fiori sterili rosati e piccoli fiori fertili al centro sfumati di azzurro.



Qualche consiglio per la coltivazione:

le ortensie si piantano in ottobre-novembre o all'inizio della primavera, in un terreno ben drenato, meglio acido per le varietà a fiore azzurro-blu e alcalino per varietà a fiore rosa.
E' importante che il terreno non sia però calcareo poichè provocherebbe l'ingiallimento delle foglie ed il deperimento della pianta.
E' preferibile disporre le ortensie in posizione riparata dai venti freddi e, se possibile, a nord-ovest: il sole del primo mattino non potrà bruciare i germogli coperti di brina notturna.
Cercate di lavorare accuratamente il terreno alla base della pianta formando un 'invaso' in modo tale che l'acqua delle innaffiature non si disperderà e potrà raggiungere più facilmente le radici.

La potatura è necessaria solo per contenere lo sviluppo della pianta e ringiovanirla, tenendo presente che le ortensie ( tranne la paniculata ) fioriscono sui rami dell'anno precedente.
In primavera è utile eliminare i rami secchi,malati o mal disposti e i fusti troppo esili tagliandoli alla base, arieggiando il centro della pianta.
Per evitare una scarsa fioritura, con fiori troppo pesanti, eliminare il bocciolo terminale dei fusti più lunghi, accorciandoli di 10-20 cm. appena sopra una coppia di gemme: si avranno più fiori e meglio distribuiti.

Ricordatevi che in autunno le infiorescenze appassite assumono colori molto interessanti, sfumature che vanno dal rosso al bronzo, quindi lasciate essicare bene i fiori sulla pianta e quando hanno raggiunto una gradazione di colore che vi soddisfa, potete tagliarli e disporli nei vasi in casa. Abbinati a foglie e bacche autunnali, avrete belle composizioni per tutto l'inverno.

Se, invece come me, avete l'hobby dell'acquarello, questo è il momento adatto per catturare tutte le sfumature più belle del fiore fresco!

Per ammirare tantissime altre varietà di ortensie, visitate questo vivaio specializzato:pbortensie.com