giovedì 30 dicembre 2010

" SCRITTRICI IN GIARDINO "

                                            


 Piccolo viaggio nei giardini di dieci scrittrici


Dedicato a tutte le appassionate di giardinaggio, ma anche di 'storie di giardini', è il libro della mia amica Adele che, giardiniera e scrittrice, ha raccolto nel suo testo le testimonianze "verdi" di dieci famose scrittrici.

Credo proprio che non debba mancare nella nostra libreria...



"Ritengo che lo scopo migliore di un giardino sia quello di



deliziare e di rinfrescare la mente, di calmare, ingentilire e


confortare il cuore in uno spirito di ammirazione e


gratitudine".


Gertrud Jekyll (1843/1932),


pittrice inglese, progettista di giardini e giardiniera.
 
 
Presentazione

Così, proprio per caso, mi sono trovata a leggere un
articolo che parlava della scrittrice Vita Sackville-West e
del suo amore per i giardini di Sissinghurst, da lei stessa
progettati e realizzati. Ho scoperto una Vita „giardiniera‟
come amava lei stessa definirsi.


La conoscevo solo come scrittrice e amica di Virginia
Woolf che a lei si era ispirata per il suo Orlando.
Da lì, la voglia di approfondire e conoscere meglio
questa donna e da lì l‟idea di vedere se altre scrittrici
avessero, come lei, lo stesso amore per la natura e per il
proprio giardino.


E' iniziato, per me, un piccolo viaggio alla ricerca, non
sempre facile, del giardino di alcune scrittrici.

                                                           Adele Cavalli




per saperne di più:  http://www.albumdiadele.it/

martedì 28 dicembre 2010

VISCHIO PER IL NUOVO ANNO



La ricorrenza natalizia porta nelle nostre case una nutrita schiera di piante e porzioni vegetali come in nessun'altra occasione.
Dall'abete al calicanto, dall'edera alla pigna, dall'agrifoglio al muschio, dalla poinsethia (stella di Natale) al vischio, è tutto un susseguirsi di immagini vegetali, quasi che, senza queste presenze in casa, il Natale corra il rischio di perdere la sua calda suggestione.

Fra i simboli vegetali natalizi, quello che amo maggiormente è il Vischio o Visco attorno al quale si rinnovano miti, leggende e superstizioni che hanno origini lontane.
E' una pianta molto particolare ed interessante per il suo comportamento semiparassitario grazie al quale riesce a vivere su alberi dai quali, affondando i suoi organi 'austori' nei tessuti degli ospiti, trae acqua e sali minerali.





Il genere Viscum comprende circa settanta specie tutte parassite di piante arboree diffuse sulle terra.
In Italia le uniche specie spontanee sono: il Viscum Album che vive su meli, peri, susini, pioppi, salici, noci, castani ecc., il Viscum Album Abietis specifico dell'abete bianco ed infine il Viscum Album Austriacum parassita dei ginepri, dei pini e dell'abete rosso.



Molte popolazioni europee, asiatiche ed africane, intrecciano intorno al vischio miti e leggende, attribuendo a questo vegetale proprietà soprannaturali e magiche, come quella di scongiurare il pericolo dei fulmini, di esorcizzare gli ossessi, di domare gli incendi, di scacciare gli spiriti maligni, di scoprire fonti d'acqua purissima.
Anche dal punto di vista medico il vischio era considerato come una pianta altamente medicamentosa e, ancora oggi l'erboristeria moderna ce la indica come una pianta"cardiotonica e vasocostrittrice per l'alto tasso di viscotossina e di viscablina contenute nei suoi tessuti.



Come ogni cosa avvolta di mistero, anche questo singolare arbusto, per risultare 'prodigioso', deve essere trattato con un certo rituale: non deve essere toccato con oggetti di ferro, non deve essere messo in vaso ma sempre appeso a testa all'in giù e preferibilmente posto nel locale più bello della casa o all'ingresso principale e, naturalmente come tutti sanno, l'usanza più popolare è quella del "bacio augurale" scambiato sotto ad un ramo di vischio appeso ad una trave (ma va bene anche appeso al soffitto o ad una porta).
Chi appende un rametto di vischio spesso non sa di utilizzare un simbolo così conosciuto e ricco di storia e intende solamente ripetere una simpatica usanza.

Anch'io, sicuramente, appenderò un ramo di questa romantica pianta augurando a voi tutti un  Felice Anno !


sabato 25 dicembre 2010

VENTICINQUEDICEMBREDUEMILADIECI






                                      Buon  Natale !

lunedì 13 dicembre 2010

ARANCE & C.



Chi in questo periodo non ha in casa una cassetta o almeno una retina di arance o di mandarini??
Sono frutti che, in diverse varietà, riempiono di colore le bancarelle dei fruttivendoli e i bancali dei supermercati.






Anche sulla tavola di Natale non devono mancare: arance bionde, rosse, sanguinella, mandarini con o senza semi, clementine, mapo, pompelmi bianchi o rosa, limoni e lime...e chi più ne ha più ne metta!!



Sono utilizzati in ricette di ogni tipo, dall'antipasto ai primi, dalle carni ai dolci.
Centinaia di chef sperimentano nelle loro cucine abbinamenti più svariati: insalate di pompelmo e gamberetti, sardine all'arancia, filetti di pollo con gratinatura di agrumi vari e ancora agnello con arance e couscous, riso alla panna con agrumi, torta con strati di arance e mele glassate.




Anche per le varie decorazioni natalizie mandarini e arance sono un'ottima materia prima. Si possono utilizzare fette d'arancia essicate per comporre bellissime corone dell'Avvento o infilarle in ghirlande insieme a bacche e rami di pino, oppure si può ottenere un porta-candelina svuotando un mandarino della polpa e lasciando intera la buccia, o, sempicemente, buttare nel caminetto bucce di agrumi per creare subito una profumata atmosfera natalizia.




Insomma, tutti gli agrumi sono belli, buoni, profumati, hanno fioriture romantiche e fanno anche un gran bene alla salute...cosa volere di più?!
Proviamo a coltvarne una pianta in giardino (se viviamo al sud) o, meglio, in vaso sul terrazzo.


Gli agrumi sono piante affascinanti, che danno molte soddisfazioni durante tutto l'anno e permettono di gustare frutti succosi e saporiti, oltre che ovviamente abbellire il vostro giardino, terrazzo o la vostra veranda.

Nelle zone a nord richiedono maggiori attenzioni durante l'inverno, quando spesso debbono essere spostati (se in vaso) in verande coperte o in zone meno esposte al vento ed alla possibilità di gelate, oppure coperti con tessuto-non-tessuto per prevenire appunto le gelate.



Se gli agrumi sono coltivati in vaso, come nella stragrande maggioranza dei casi, richiedono un cambio del vaso una volta ogni due anni, fino a che ovviamente le dimensioni lo consentiranno. In questo modo si darà maggiore spazio alle radici, che potranno svilupparsi meglio e far crescere più rigogliosamente la pianta. Ed è proprio con il ritorno della primavera, da aprile fino quasi all'estate, il periodo migliore per effettuare il rinvaso degli agrumi.



La primavera è anche il momento giusto per effettuare la potatura degli agrumi, prima che le piante inizino la fioritura. Gli agrumi non vanno potati in modo troppo drastico, limitandosi a diradare i rami misti e ad eliminare i rami sdoppiati e le parti secche, garantendo una buona circolazione d'aria fra i rami e un'adeguata insolazione di tutte le parti della pianta.


Da aprile si ricominciano anche le annaffiature con più frequenza, tenendo presente che solitamente si preferisce annaffiare molto una volta la settimana, aspettando che la terra sia asciutta prima di procedere all'innaffiatura successiva. E' essenziale però evitare i ristagni d'acqua, dannosissimi per le radici degli agrumi, e per questo si utilizzano solitamente gli appositi piedini di terracotta per tenere sollevato il vaso da terra e far defluire l'eccesso di acqua.

Se passate nella zona di Pistoia, precisamente a Pescia, fate una visita ai vivai di Oscar Tintori, dove potrete ammirare una stupenda collezione di agrumi, famosa in tutto il mondo.

www.oscartintori.it

www.ilgiardinodegliagrumi.it





venerdì 3 dicembre 2010

BACCHE PER IL GIARDINO D'INVERNO


Non sono solo i giardinieri più esperti a sapere che il giardino deve offrire qualcosa di interessante anche durante l'inverno, quando la natura sembra addormentata.
Dopo le abbondanti fioriture della primavera, l'esplosione di colori sgargianti dell'estate e le innumerevoli sfumature di giallo-oro, arancio e rosso fuoco dei fogliami autunnali, anche l'inverno ci riserva piacevolissime sorprese con le numerose bacche di ogni foggia e dimensione.




Alcune, graziose come gioielli, sono in grado di dare un deciso tocco di colore alle caducifoglie rimanendo aggrappate ai rami spogli anche fino al ritorno della primavera. Altre invece, come quelle del Cotoneaster, della Nandina domestica o della Pyracantha sembrano voler decorare con allegria il fogliame verde quasi come un albero natalizio.


Inoltre le bacche rappresentano un sostanziale nutrimento per moltissimi ucccelli ed altri animali e possono essere utilizzate nelle ricette di marmellate, succhi, salse, liquori, prodotti di bellezza, nonchè ghirlande e pot-pourri.





Decidere quali piantare nel nostro giardino non è cosa facile, però, secondo me, quelle che non dovrebbero mai mancare sono le bacche ( o cinorrodi ) delle rose, soprattutto di quelle antiche. Ma chi ha uno spazio abbastanza ampio può sbizzarrirsi sistemando siepi o gruppi di arbusti come  biancospino, prugnolo, coriolo, berberis, ilex, pyracantha, sorbo, cotoneaster.




 
E non dimentichiamoci che, anche chi possiede solo un terrazzo, non deve rinunciare al fascino delle bacche d'inverno. Sono sufficienti un paio di vasi di discreta dimensione dove far crescere una bella rosa rampicante o una Rosa rugosa o Rosa moschata e una Nandina domestica per dare un pò di vivacità anche durante i mesi più bui.







Utilizzando le bacche di color arancio dell'olivello spinoso (Hyppophae rhamnoides), umile arbusto ornamentale che cresce rigoglioso in molti giardini del nord Italia, sono state messe a punto da una coltivatrice tedesca, alcune ricette per un succo ed uno sciroppo ricchi di preziose vitamine, prodotti e distribuiti in tutto il mondo dalla ditta tedesca Weleda, che oggi ha allargato la produzione aggiungendo ai succhi anche liquori ed un'intera linea di cosmetici a base di bacche.http://www.weleda.com/



Se volete 'fai da te',  ecco la ricetta per il succo e per lo sciroppo:

Sciroppo di olivello spinoso
Schiacciate circa 1 kg. di bacche e coprite con 1 lt. di acqua bollente.
Lasciatele riposare al fresco, coperte, per una notte.
Il giorno seguente schiacciate ancora bene le bacche, mescolate la poltiglia ricavata e filtrate il tutto con un colino finissimo.
A questo punto aggiungete 1 kg. di zucchero e cuocete per 20-25 minuti, finchè lo zuchero è completamente sciolto. Versate il composto ancora caldo in una bottiglietta di vetro scuro. Sigillate e conservate al fresco.
Un cucchiaio di sciroppo insaporisce un bicchiere colmo d'acqua.

Succo di olivello spinoso
Pressate con il passaverdura o la centrifuga circa 2 kg. di bacche e raccogliete il succo ottenuto in bottigliette di vetro scuro da 250cc. Riempite fino all'orlo e sigillate bene. Mettetele quindi in una pentola piena d'acqua e fatele sterilizzare per circa 30 minuti. Il succo si conserva per circa quattro mesi.
Al momento dell'uso se ne mette un cucchiaio in un bicchiere, si aggiungono uno o due cucchiai di miele e 200-250 cc. di acqua: si ottiene una bevanda vitaminica e rinfrescante molto gradevole. Una volta aperta la bottiglia, il succo va conservato in frigorifero e consumato entro una settimana.

e con le bacche di Sambuco ..

Sciroppo di bacche di sambuco
Raccogliete il sambuco (attenti a non raccogliere le bacche sbagliate, il sambuco è un vero e proprio albero alto fino a 5 metri, mentre il suo similare velenoso si chiama sambuchella ed è un arbusto basso) scegliendo preferibilmente un posto internato, non sul ciglio delle strade.


Lavate circa 200 gr. bacche e pestatele in una ciotola. Aggiungete 200 cc. di acqua e il succo filtrato di mezzo limone e lasciatele macerare in un contenitore di vetro per 24 ore coperto da un piatto. Aggiungete altri 200 cc. di'acqua e portate a bollore. Filtrate il tutto e aggiungete 100 gr. di zucchero. Portate nuovamente a bollore. Imbottigliate ancora caldo, chiudete per bene e lasciate raffreddare. Conservate in frigo.


Per utilizzarlo: diluite una parte di sciroppo in quattro parti d'acqua e servite con ghiaccio e fettine di limone.

da http://www.cucinalkemika.blogspot.com/




domenica 28 novembre 2010

RISVEGLIO...IN BIANCO


Qui, a casa mia, ci siamo risvegliati così..!!



Oggi è giornata di divano, libro e, soprattutto, camino (che è già acceso!)



Non per il nostro Berry che preferisce scorazzare nelle neve!!



Buona giornata a tutti!!


Maurizia

venerdì 26 novembre 2010

E' ARRIVATA..!!



...la neve..intendo!

Questa mattina aprendo le finestre ho trovato tutto imbiancato. Che meraviglia!!



E allora qualche idea per portare nella nostra casa un pò di questa atmosfera fiabesca che si ricrea nel giardino di casa dopo ogni nevicata.



E poi, manca meno di un mese a Natale ed è ora di raccogliere le idee per preparare gli addobbi. 


Non ci vuole molto: una camminata nel bosco o in campagna (comunque fuori dalla città e alla larga da tutte le 'cineserie' pre-confezionate e che evocano così poco atmosfere nordiche) osservando attentamente la natura e poi, dopo aver raccolto un pò di materiale come rametti secchi, bacche, cortecce, pigne ecc., diamo via libera alla nostra creatività interpretando a modo nostro gli spunti che la natura ci regala.






Per scaldare l'atmosfera ricordatevi di aggiungere un tocco di luce, ma che sia molto discreta, come quella delle candele o di minuscole lampadine bianche.





Sono certa che farete decorazioni bellissime e uniche, anzi, perchè non mi inviate qualche foto da poter pubblicare sul mio blog??
Le aspetto..!!

Buona neve a tutte!

Maurizia